Come nasce il doppiaggio?

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. xLuthien
     
    .

    User deleted


    doppiaggio2



    IL DOPPIAGGIO


    Il doppiaggio è quel procedimento con il quale nei prodotti audiovisivi si sostituisce la voce originale di un attore, o di un personaggio, con quella di un doppiatore.
    Serve per rendere comprensibili i dialoghi di un film e di altri prodotti audiovisivi a gente di diversa nazionalità, in modo da permettere una maggiore diffusione commerciale.
    L’alternativa del doppiaggio sono i sottotitoli (più economici), che però distolgono l’attenzione dalle immagini per leggere delle frasi che spesso solo il riassunto di quanto detto dall’attore.
    Il doppiaggio viene usato anche per dare voce a personaggi di animazione; per sostituire quella di un attore che presenta un’eccessiva inflessione dialettale, oppure per realizzare la traccia audio di un film che per altri motivi non può essere registrata in diretta.
    E’, quindi, il massimo grado di traduzione, iniziato in America intorno al 1929, e dopo una fase sperimentale è approdato anche in Europa.
    Negli USA la prima ad occuparsi di doppiaggio è stata la Metro Goldwin Mayer, che cercò di sostituire la lingua originale con una comprensibile agli stranieri presenti oltre oceano.
    Il doppiaggio si è sviluppato soprattutto in Italia, Spagna, Francia e Germania, paesi popolati e ricchi, che con gli incassi dei cinema possono investire in questo settore.
    Nelle nazioni nordeuropee, dove si parla anche inglese, i film vengono proposti in lingua originale con sottotitoli.
    Negli ultimi anni altre nazioni hanno incrementato la produzione cinematografica, pertanto anche in America e in Gran Bretagna sono cominciate a nascere compagnie di doppiaggio.
    I primi lavori furono svolti su pellicola SAV a 35 mm, con le scene che venivano tagliate e registrate su bobine più piccole, ma ciò richiedeva tempi lunghi e costi eccessivi.
    Negli anni ’70 si cominciò ad usare il video, con le immagini registrate su cassetta.
    Oggi, invece, si utilizza il computer, così il lavoro è tutto velocizzato, e sono possibili anche modifiche.
    L’Italia vanta una lunga tradizione nel doppiaggio, dove é largamente diffuso, a differenza di altre nazioni che invece preferiscono i sottotitoli, e infatti i doppiatori italiani sono considerati tra i migliori al mondo.
    Roma e Milano sono le principali città dove si doppia, per ultima si è aggiunta Torino.
    Nella capitale il tutto è cominciato intorno agli anni ’20, all’inizio chiedendo la collaborazione di attori che vivevano in america, ma che non parlavano un italiano corrente.
    Sotto il regime fascista per evitare un’imposizione di lingue straniere furono negati i film in lingua estera, ed essendo poche le sale per il sonoro si andò avanti fino al 1930 con le proiezioni di film muti.
    Nel 1932 si doppiavano i film prima di importarli, ma restavano le inflessioni straniere.
    In Italia una legge impose il doppiaggio di film nella nazione, con la conseguente crescita degli studi di doppiaggio e con gli attori di teatro che prestavano le voci.
    Fu questa l’epoca d’oro, ma la tassa imposta dal governo fascista sul doppiaggio nel 1938 riuscì a sospendere le importazioni dalle Compagnie americane.
    Il doppiaggio riprese dopo la guerra conoscendo il vero boom negli anni ’80, grazie alle innovazioni tecniche e al proliferare di studi di registrazione.


    LE FIGURE PROFESSIONALI


    - Il traduttore: si occupa della prima traduzione del copione.
    - L’adattatore-dialoghista: cerca di rendere il dialogo comprensibile e fluido, e fa in modo che rispetti ritmi, pause e significato delle battute originali, ma rendendo il tutto fruibile per la nazione a cui è destinato.
    - Il direttore di doppiaggio: in base allo stile e ai contenuti del film sceglie le voci che più si adattano ai vari personaggi, dirige i doppiatori su come interpretare la battuta.
    - L’assistente del doppiaggio: coordina e pianifica tutto il lavoro, seleziona le singole scene da doppiare (dividendole in “anelli”), e controlla che ci sia sincronia tra la voce del doppiatore e il labiale dell’attore sullo schermo.
    - Il sincronizzatore: perfeziona il sincronismo tra il labiale e le singole parole pronunciate dal doppiatore, anche con l’ausilio del computer.
    - Il fonico: si occupa della qualità dell’audio che viene registrato su supporto magnetico.
    - Il doppiatore: é l’attore che presta la sua voce ad un personaggio, l’interpretazione e la giusta dizione sono le sue doti migliori.

    LE FASI DEL DOPPIAGGIO


    Dopo la traduzione e l’adattamento dei dialoghi, il film viene suddiviso in scene, si cancellano dalla traccia audio le voci originali, ma cercando di mantenere i rumori di sottofondo.
    Il doppiaggio viene eseguito di solito in una sala insonorizzata che ha tutte le attrezzature necessarie.
    Nella sala l’attore ha davanti a sé lo schermo su cui viene proiettata la scena, legge le battute dal copione fino a trovare la giusta intonazione e il sincronismo richiesto dal direttore.
    In una sala separata da un vetro, il fonico e l’assistente controllano il tutto con le attrezzature tecniche.
    Finito il doppiaggio, tutte le sequenze vengono ricomposte e unite alle tre principali tracce audio: quella con la base musicale del film, quella con gli effetti sonori e quella con le voci.
    Questa fase si chiama “missaggio”, ed è effettuata su pellicola magnetica 35 mm (poi trasferita su pellicola ottica).
    Infine c’è il controllo e la stampa delle copie.


    Font by: isuonidelcinema
     
    Top
    .
0 replies since 4/8/2014, 22:22   26 views
  Share  
.